Il DL 19 maggio 2020, n. 34, cd. Decreto “Rilancio”, ha introdotto molteplici misure volta a supportare le startup innovative, nonché i diversi soggetti che si possono interfacciare con esse.
In sintesi le novità sono le seguenti:
Sono stati introdotti contributi a fondo perduto finalizzati all’acquisizione nel 2020 di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative;
al Fondo di sostegno al venture capital sono assegnate risorse aggiuntive per l’anno 2020 finalizzate a sostenere investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, nonché mediante l’erogazione di finanziamenti agevolati, la sottoscrizione di obbligazioni convertibili, o altri strumenti finanziari di debito che prevedano la possibilità del rimborso dell’apporto effettuato a beneficio esclusivo delle startup innovative;
al fine di incentivare l’attività di R&S, nonché di ampliare i mercati delle startup innovative, queste ultime sono state ricomprese tra i soggetti ammissibili a stipulare contratti di ricerca extra muros, così come università e istituti di ricerca, ai fini dell’erogazione del credito d’imposta per attività di R&S nei confronti dei soggetti che commissionano tali attività alle startup innovative;
è stato prorogato di 12 mesi il termine di permanenza nella sezione speciale del Registro delle Imprese delle startup innovative; eventuali termini previsti a pena di decadenza dall’accesso a incentivi pubblici e per la revoca dei medesimi sono prorogati di 12 mesi; tale proroga non rileva però ai fini delle agevolazioni fiscali e contributive in vigore;
sono state incrementate le risorse assegnate al Fondo Centrale di Garanzia per le PMI specificatamente dedicata all’erogazione di garanzie in favore di startup innovative e PMI innovative;
sono stati introdotti Incentivi in «de minimis» all’investimento in startup innovative tramite cui le persone fisiche, per investimenti fino ad un massimo di 100mila euro, per ciascun periodo di imposta, nel capitale sociale di una o più startup innovative direttamente ovvero per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in start-up innovative, possono beneficiare di una detrazione IRPEF al 50% sull’ammontare dell’investimento, mantenendo tale investimento per un minimo di 3 anni; l’eventuale cessione, anche parziale, dell’investimento prima del decorso di tale termine, comporta la decadenza dal beneficio e l’obbligo per il contribuente di restituire l’importo detratto, unitamente agli interessi legali;
Sono state dimezzate le soglie minime per investimenti da parte di investitori esteri in startup innovative riferite al programma Investor Visa for Italy: la soglia minima di investimento è passata da 500 mila a 250 mila euro;
le agevolazioni di cui al decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 (Smart & Start Italia) riferite startup innovative localizzate nel territorio del cratere sismico aquilano sono state estese alle startup innovative localizzate nel territorio dei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 e 2017.
Per quanto concerne invece la questione delle garanzie, le startup innovative possono ottenere una garanzia sul credito bancario da parte del Fondo di Garanzia per le PMI che copre
fino all’80% di ciascuna operazione nel caso di garanzia diretta,
nel caso di controgaranzia, nella misura dell’80% dell’importo garantito da confidi o altro fondo di garanzia, a condizione che le garanzie da questi rilasciate non superino la percentuale massima di copertura dell’80%,
per un massimo di 2,5 mln €.
La garanzia è concessa in forma:
automatica: il Fondo non esegue alcuna valutazione di merito dei dati di bilancio della startup, affidandosi alla due diligence effettuata dall’istituto di credito che ha in carico l’operazione;
prioritaria: le istanze provenienti da startup innovative vengono valutate più rapidamente rispetto a quelle ordinarie;
gratuita: non sono previsti costi per l’accesso al Fondo.
In Toscana, tuttavia, vi è la particolarità che è obbligatorio accedere al Fondo di garanzia tramite Fidi Toscana.
Infine, il principale programma di finanziamento agevolato a livello nazionale dedicato alle startup innovative è Smart&Start Italia che prevede l’erogazione di un finanziamento a tasso zero per progetti di sviluppo imprenditoriale con un programma di spesa di importo compreso tra 100mila e 1,5 milioni di euro.
Il finanziamento copre, senza alcuna garanzia, fino all’80% delle spese ammissibili; questa percentuale può salire al 90% se la startup è costituita interamente da donne e/o da giovani sotto i 35 anni, oppure se tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.
Ovviamente la materia è molto articolata, quindi per una risposta più puntuale si dovrebbero conoscere le esigenze specifiche della startup in questione.